La mia pompa di calore: Panasonic Aquarea serie J 9kW

Tags: 

Ultimo articolo della serie "ristrutturazione energetica di casa mia" dopo quello sull'analisi dei consumi energetica con pompa di calore e cappotto, e il dettaglio sui vantaggi del fotovoltaico.

In questo parlerò in maggior dettaglio della scelta della pompa di calore.

Dopo diversi mesi a "istruirmi" sul mondo delle pompe di calore e a confrontare i diversi modelli sul mercato, la mia scelta è ricaduta su questa:

Panasonic Aquarea monoblocco serie J da 9kW (WH-MDC09J3E5)

  • ATTENZIONE: Non sono un idraulico, ne un termotecnico, ne un esperto di caldaie: sono un "signor qualunque" che ha passato un po' di tempo a studiarsi il tema, a confrontarsi con altri, a leggere opinioni, e a fare ricerche in rete, e in base a questo ho fatto delle scelte personali e, come tali, opinabili. In questo articolo non asserisco che questa macchina sia la migliore in assoluto, ne che sia tecnicamente migliore di altre. Semplicemente, ho ritenuto fosse la migliore per me.
  • Perchè Panasonic Aquarea

    Buon prezzo

    Come scritto nell'articolo precedente sull'analisi dei consumi, oggi ho una casa ben coibentata, in zona E. Con queste premesse, non c'è alcun bisogno di andare su pompe di calore particolari: una pompa di calore "standard" va più che bene.

    In Italia se avete un buon involucro (e/o se abitate al sud) in linea di massima non c'à alcun bisogno di andare su modelli ad "alte temperature", o che promettono chissà quali performance (facendole pagare parecchio).

    Ci sono tanti ottimi modelli a prezzi molto accessibili (purtroppo aumentati dal 2021 come tutto il resto): tra questi, la Panasonic ha un listino molto competitivo oltre a essere una ottima macchina (vedi sotto).

    Francamente, a meno che non abitiate in situazioni estreme (alta montagna) o non abbiate delle pareti di cartone, eviterei anche solo di prendere in considerazioni macchine che costano oltre 10.000€ (parlo solo della macchina). Si può tranquillamente spendere la metà.

    Ottima marca

    Panasonic è un marchio storico nella progettazione e produzione delle PDC. Realizza i suoi modelli al 100% (non usa componenti esterni, capita piuttosto che altri marchi usino suoi componenti).

    E' una marca giapponese, ma chi vi dice che dal momento che non è una marca "europea" o "italiana" è di "seconda scelta" vi sta dicendo una fesseria colossale. Purtroppo in Italia siamo piuttosto indietro, e molti marchi (non tutti) propongono macchine estere (per lo più cinesi) rietichettate: non ha senso acquistare macchine di questo tipo, si rischiano solo problemi di assistenza e/o a trovare ricambi.

    In Europa c'è qualche marca interessante (anche se poi alcune di queste si fanno fare i compressori da Panasonic...), ma, per come la vedo io, "se la tirano un po' troppo" e hanno dei costi che non hanno alcuna giustificazione pratica (se non avere il prodotto fighetto).

    Detto questo, per evitare incomprensioni: esistono di decine di marchi validi, sia esteri (per lo più giapponesi) che europei che italiani. Ho scelto Panasonic perchè è (senza ombra di dubbio) un marchio valido e per gli altri motivi sopra e sotto.

    Ripeto: a livello di marca da evitare sono principalmente i rebranding.

    Assistenza vicina

    E' un elemento importante: se avete una buona macchina, che costa poco, ma l'assistenza è a centinaia di km da voi, è un problema non da poco.

    Io abito in Romagna, e c'erano diversi servizi di assistenza autorizzati Panasonic in un raggio di circa 50km.

    Manuali di servizio reperibili online

    Service manualFacendo delle semplici ricerche online si trovano tutte le informazioni di dettaglio della macchina. In particolare il service manual, ovvero la "bibbia" della macchina che contiene tutte le informazioni per gli installatori, tutti i grafici di utilizzo, schemi elettrici etc è disponibile senza problemi (in lingua inglese, ma questo non lo reputo un problema).

    Non è una cosa scontata: di tante macchine che ho preso in considerazione non sono riuscito a trovare lo stesso.

    Buona community

    Questo per me è l'elemento fondamentale che non ho trovato in nessuna altra macchina. Sono un programmatore, ho una mentalità da programmatore e quindi per me è fondamentale la "community", intesa come gli spazi dove la gente sviscerà tutte le caratteristiche del prodotto, cerca soluzioni ai problemi, condivide risorse, si confronta, estende le funzionalità.

    Su questa macchina si trovano diverse pagine e forum online. Focalizzandoci sull'Italia, c'è il forum di energeticaambiente che è fenomenale:

    https://www.energeticambiente.it/forum/sezione-ecologia-e-ambiente/impia...

    Esiste da 10 anni, contiene 9.000 messaggi dove si può trovare qualunque cosa su questa macchina. Ed è ancora oggi vivo e frequentato.

    Non solo: su github si trovano diversi progetti per "smanettare" con la macchina.

    Questo è oro per uno come me!

    Nessuna altra macchina di quelle da me analizzate ha questa miniera a disposizione!

    Heishamon

    Questo motivo è direttamente figlio di quello sopra, ma merita un punto a parte. Il progetto heishamon mira a interfacciarsi con la macchina con un sistema open, quindi facilmente "domotizzabile" mediante MQTT e assistenti personali (home assistant e simili). Potete creare il vostro hardware con gli schemi presenti in rete, oppure acquistare una schedina già fatta (a un prezzo irrisorio).

    E da qui si apre un mondo: ho potuto interfacciare la macchina esattamente come volevo con il mio sistema domotico, avere un monitoraggio tagliato sulle mie esigenze, addirittura programmare il funzionamento della macchina come volevo. Anche tutto l'interfacciamento con il fotovoltaico l'ho programmato come mi pareva tramite heishamon (evitando i collegamenti smart-grid, più complicati di quello che dovrebbero sul mio inverter Solaredge).

    Se la community è oro, questo è platino ;)

    Link: https://github.com/Egyras/HeishaMon

    Perchè monoblocco

    Principalmente per ragioni di spazio: casa mia ha ampio spazio esterno (anche vicino alla zona lavanderia dove ho installato il resto dell'impianto), ma poco spazio interno. Spostare l'intera pompa di calore fuori mi ha permesso di lavorare più agevolmente all'interno.

    Da mettere in conto che comunque la scelta della PDC implica comunque l'uso di un accumulo per ACS (nel mio caso da 200litri), oltre a vasi di espansione, volano termico (utile dal momento che sono su termosifoni), dosatore polifosfati e tubazioni varie: un bel po' di spazio occupato! Avendo l'unità esterna sono comunque riuscito a far stare tutto, assieme anche a lavatrice, asciugatrice e stendino in una stanzina di meno di 2mt x 2mt.

    Il problema principale della monoblocco è che i tubi dell'acqua vanno all'esterno. Questo comporta 2 problemi:

  • bisogna fare un buon lavoro di coibentazione dei tubi per diminuire il più possibile le dispersioni. Ne mio caso fortunatamente la macchina è molto vicino a casa. Inoltre va detto che in genere le macchine monoblocco sono leggermente più performanti delle sorelle "splittate", e questo compensa (più o meno) la leggera dispersione.
  • possibile congelamento dei tubi se va via la luce con temperature sotto zero per molte ore. Francamente penso sia un problema più teorico che pratico al giorno d'oggi: la mancanza della luce per tante ore è già estremamente improbabile, che sia sotto zero, dove abito io, è praticamente impossibile. In ogni caso, dovesse capitare, mi sono fatto mettere delle valvole per svuotare velocemente solo la parte esterna dell'impianto. So che ci sono anche delle soluzioni diverse, che però non ho studiato più di tanto.
  • Di contro la monoblocco ha vari vantaggi, oltre che di spazio, anche sulla gestione della manutenzione e sugli eventuali controlli (che sostanzialmente non ci sono). Ma su questo invito a fare delle ricerche in rete per trovare tutti i dettagli.

    Perchè 9kW

    Questa è facile: perchè i calcoli della dispersione di casa mia, fatti dal termotecnico tenendo conto delle ristrutturazioni, evidenziavano l'esigenza di una macchina circa di quella potenza. L'inverno scorso, che è stato poco rigido, forse avrei potuto affrontarlo anche con una 7kW, ma sarei stato risicato e comunque una 9kW mi permette di gestire con più "brio" l'ACS. Considerando che la macchina ha un'ottima modulazione, anche a posteriori sono contento della scelta.

    Contento dei risultati dopo 1 anno?

    Tanto!

    Una volta impostata al meglio è riuscita a scaldare casa l'inverno scorso andando per buona parte in modulazione minima (~20Hz > 500W) e solo in parte della giornata (le notti e la prima mattina per lo più tengo spento).
    E questo nonostante i terminali sono vecchi radiatori in alluminio.

    Ne ho scritto un articolo specifico:

    Il mio primo inverno con cappotto e pompa di calore (su radiatori)

  • Solo un piccolo (e oscuro) difetto.
    L'unico problema che ho avuto è piuttosto oscuro: quando modifico le impostazioni della macchina per qualche motivo (cosa che durante i miei vari test) ho fatto più di una volta, la macchina imposta temporaneamente il delta di accensione dell'ACS a 0° (ignorando il valore impostato). Significa, in pratica, che la macchina reintegra ACS appena va sotto il setpoint. Questo per 1 o 2gg (anche qui non c'è una regola assoluta, addirittura in alcuni casi il problema non si è presentato).
    Il che non sarebbe un gran problema (a regime le impostazioni non si cambiano più), se non fosse che anche i cambiamenti effettuati dallo scheduling provocano lo stesso difetto. Quindi, in pratica, se si utilizza lo scheduling (ad esempio per abbassare le temperature di notte), il delta ACS rimane praticamente sempre a 0° e la macchina reintegra ACS molto più spesso di quanto dovrebbe (con un ovvio peggioramento delle performance ACS).
    Francamente non ho ancora capito a cosa sia dovuto il problema: confrontandomi con altri possessori della macchina sono l'unico ad avere questo strano difetto.

    Forse dipende dal qualche settaggio strano (ma li ho spulciati tutti!) o dalla specifica configurazione della mia macchina (ho anche la scheda PCB opzionale che di fatto non uso).
    Non saprei: nel mio caso specifico posso ignorare la cosa, dal momento che alla fine (tramite Heishamon) è il mio software di domotica che decide quando integrare ACS o meno, saltando quindi la logica della macchina. Rimane il cruccio che se mai volessi tornare al funzionamento "vanilla" della macchina, questo problema potrebbe tornare.
    Ma probabilmente la cosa che più ritengo seccante, è che l'assistenza di Ravenna si è rivelata totalmente inadeguata a riguardo: ho esposto il problema e fatto alcune interazioni con loro, ma alla fine dopo svariate settimane sono riusciti solo a rimbalzarmi dicendo che è il funzionamento previsto (cosa che è ovviamente una supercazzola).
    Della serie: potete avere anche l'assistenza vicina, ma se non sono all'altezza i problemi possono esserci lo stesso.
  • In ogni caso, al netto di questo problema (che sembra riguardare solo la mia unità, e che comunque riesco a ignorare senza problemi), la Panasonic è una gran macchina!

    7 Comments

    Info panasonic acquarea

    Buonasera ho letto un po il suo blog, stavo giusto cercando di performare il mio impianto da 9kw, ma la assistenza panasonic e molto inadeguata e hai me non sono riuscito a reperire il numero di sblocco della macchina, vorrei sapere se lei per caso e in possesso per poter accedere a tutti i menu, mi sono dimenticato di dire che sono un manutentore elettrico industriale e la macchina lo installata io. Lascio la mia e-mail se per caso volesse rispondermi andrea.bernardi@aerovac.com

    WH-MDC09J3E5

    Installata da poco, zona climatica D (BA), 130 mq casa unico livello esposta a sud. Presente impianto fan coil (nr. 6), le chiedo se durante l'inverno consiglia di tenere la pdc sempre accesa o accenderla ogni volta 45' prima del reale utilizzo\beneficio. Casa anni 90 infissi ultima generazione, no cappotto termico, no impianto fotovoltaico. Utilizzo fan coil mattina 06.00-08.00 e pomeriggio/sera 18.00-22.00 Grazie per il suo risocntro.

    WH-MDC09J3E5

    Condivido la tua considerazione "neutra", mi appresto ad utilizzarla nel seguente modo: accensione h24 della pdc, utilizzo dei fan coil al bisogno a bassa velocita e temp. di mandata a 45° come consigliato dal mio installatore in relazione alla tipologia di fc presenti in casa ( Reverso di Aerfor). Gentilissimo nel riscontrare il mio msg, buona giornata.

    Informazioni

    Ciao. Mi appresto anche io ad acquistare la PDC in oggetto e poi farla installare dal mio idraulico di fidicia. Chiedo, ma il volano termico è proprio necessario? Io la collegherei solo all'impianto a termosifoni senza fargli fare anche acqua sanitaria dato che o solare che da marzo ad ottobre mi copre e gli altri 4 mesi ho la serpentina che compensa messa a funzionare dalle 9 alle 15 per sfruttare il fotovoltaico. Ti chiedo anche hai fatto una prova di fermare la PDC la notte e farla ripartire alle 10 saltando il periodo più freddo dell'alba? Ha messo glicole nell'acqua tecnica?Grazie

    Aggiungi un commento

    Scrivi la risposta in lettere (ad esempio "tre" e non "3")